Mai come in questi anni stanno nascendo corsi online di fotografia. E quanti soldi ho buttato… Corsi base, intermedi, avanzati, super-professionali, mega-galattici… oh, non c’è una volta che non rimango deluso per qualche aspetto. Pieni di inesattezze, castronerie, pressapochismo, corsi che allungano il brodo per spingerti a pagare di più,… ormai sono giunto alla conclusione che (quasi) tutti pensano al guadagno facile più che a dare qualità. Solo in rari casi mi sono detto “oh, soldi ben spesi!”.

Ma va beh… Qualche settimana fa sono stato attratto da un corso online (si, ho sempre la necessità di vedere cose nuove, o comunque di aprirmi a visioni differenti) tenuto da un fotografo che seguo e che mi ha sempre dato l’impressione di serietà in quello che fa e in quello che dice. Ma vi racconto brevemente la storia:

Prima del corso ufficiale a pagamento, ha lanciato un mini-corso gratuito formato da alcune lezioni (ormai da quello che vedo in giro, c’è questa prassi consolidata: ti dò un corso gratis e poi ti metto la “prosecuzione” a pagamento). Direi abbastanza ben fatto, tutto chiaro, tutto figo, tutto bello e accattivante. Una visione diversa dal solito. Arriva poi l’ultima lezione di quello gratuito e il lancio del corso successivo. Praticamente sono nella pagina del pagamento quando mi accorgo che aveva mandato anche delle schede “tecniche” (restiamo sul vago). Allora le scarico e…

…cosa leggo? Per farla breve, trovo un errore di ortografia.

Ho quindi chiuso la pagina del pagamento e non mi sono più iscritto.

No, non è pignoleria e non è un semplice errorino!

Negli anni sono giunto alla conclusione che una persona, nel momento in cui indossa la veste da insegnante, decidendo di buttarsi nel mondo dei corsi o della divulgazione di contenuti, HA L’OBBLIGO MORALE DELLA CORRETTEZZA!

DEVE SENTIRSI RESPONSABILE DELLA FORMAZIONE DI DECINE, CENTINAIA O MIGLIAIA DI PERSONE, E NON PUO’ PERMETTERSI ALCUN ERRORE, NEMMENO IL PIU’ PICCOLO!

Ormai su questo non transigo. I corsi devono essere perfetti, esenti da errori e/o imprecisioni.

POI, CARI FOTOGRAFI, NON E’ CHE SE UNO TIRA FUORI DELLE BELLE FOTOGRAFIE DEVE PER FORZA ANCHE INSEGNARE! “ACCONTENTARSI” DELLA PROPRIA BRAVURA E RICONOSCERE I PROPRI LIMITI, PAGA.

Per concludere, lasciando perdere per un attimo l’estremismo dell’errore ortografico del caso specifico, vorrei invitare tutti i neofiti a fare caso alle minime imprecisioni e/o agli errori che possono essere detti, e a valutare bene ogni aspetto prima dell’acquisto di un corso. Se c’è qualcosa che non vi quadra, qualche incertezza, qualche aspetto che trovate “strano”, rifletteteci un po’… Affidatevi a chi prende sul serio l’insegnamento in tutti i suoi aspetti. C’è una marea di persone che si butta su internet, imparate a fare una rigida selezione. In base alla mia esperienza (e ai miei troppi sbagli), tutte le volte che qualcosa non mi quadrava già alla presentazione del corso, il corso stesso non era all’altezza delle mie aspettative! (…e nel caso specifico spero col cuore di essermi sbagliato). ;)

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