Libri di fotografia

Cerchi libri di fotografia? Sei nel posto giusto per trovare ispirazione!

Ho deciso di pubblicare qui tutti i libri che possiedo inerenti la fotografia, la mia piccola biblioteca fotografica! Se hai qualche domanda o vuoi dei consigli per gli acquisti, chiedi pure nei commenti! :)

Ultimo aggiornamento: 29/11/2023

  1. Alessandro Bergamini – Humanity
  2. Annie Leibovitz – Immagini 1970-1990 (ed. multilingua: Annie Leibovitz. The early years 1970-1983. Ediz. inglese, francese e tedesca)
  3. Annie Leibovitz – Fotografie di una vita 1990-2005 (ed. inglese: A Photographer’s Life: 1990-2005)
  4. Annie Leibovitz – Ritratti 2005-2016 (ed. inglese: Annie Leibovitz Portraits: 2005-2016)
  5. Annie Leibovitz – Photographs
  6. Ansel Adams – La fotocamera
  7. Arnold Newman – One Mind’s Eye: The Portraits and Other Photographs of Arnold Newman
  8. August Sander – Masterpieces
  9. August Sander – Visage d’une époque
  10. Dana Lixenberg – Imperial courts
  11. Diane Arbus. An aperture monograph (ed. inglese: Diane Arbus: An Aperture Monograph)
  12. Diane Arbus. Magazine Work
  13. Dominique Fernandez, Leonardo Sciascia, Ferdinando Scianna (fotografie) – I siciliani
  14. Edward S Curtis – The North American Indian. The Complete Portfolios
  15. Elliott Erwitt – Personal best
  16. Ernst Friedrich – Guerra alla guerra
  17. Ferdinando Scianna – In gioco
  18. Ferdinando Scianna – Istanti di luoghi
  19. Ferdinando Scianna – Cose
  20. Ferdinando Scianna – Memoria, viaggio, racconto
  21. Ferdinando Scianna – Autoritratto di un fotografo
  22. Filippo Maggia – Effetto Araki
  23. Francesco Cito – L’isola al di là dal mare
  24. Francesco Cito – Immagini come parole
  25. Francesco Cito – Sulla Terra chiamata Palestina
  26. Francesco Cito – Francesco Cito Photographer
  27. Franco Fontana – Fullcolor
  28. Gabriele Basilico – Milano
  29. Germano Celant – Giovanni Gastel
  30. Gianni Berengo Gardin – In parole povere
  31. Giovanni Gastel – The People I like
  32. Giovanni Gastel – Maschere e spettri
  33. Guido Harari – Remain in light. 50 anni di fotografie e incontri
  34. Henri Cartier-Bresson – The Decisive Moment (ed. francese: Henri Cartier-Bresson Images A La Sauvette)
  35. Henri Cartier-Bresson – In Cina
  36. Helmut Newton – Work
  37. Helmut Newton & Pirelli – Storia di un calendario censurato
  38. Iago Corazza – I segreti della fotografia di reportage
  39. Irving Penn – Worlds in a Small Room
  40. Irving Penn – Centennial
  41. Jean Pigozzi – A short visit to planet earth
  42. Jean Pigozzi – ME+CO – The Selfies: 1972-2017
  43. John Berger – Capire una fotografia
  44. Larry Clark – Tulsa
  45. Luigi Ghirri – Kodachrome
  46. Magnum Life. Il fotogiornalismo che ha fatto la storia
  47. Magnum – La scelta della foto (ed. inglese: Magnum Contact Sheets)
  48. Marc Hom – Profiles
  49. Marc Lagrange – Chocolate
  50. Marc Lagrange – Senza parole
  51. Mauro De Bettio – 40 seasons of humanity
  52. Michael Freeman – L’occhio del fotografo
  53. Nan Goldin – The ballad of sexual dependency
  54. Oliviero Toscani – More Than Fifty Years of Magnificent Failures
  55. Patrick Demarchelier – Photographs (ed. francese: Patrick Demarchelier)
  56. Paul Nicklen – Born to ice
  57. Peter Lindbergh – On fashion photography
  58. Peter Lindbergh – Shadows on the Wall
  59. Ralph Gibson – Nude
  60. Robert Capa
  61. Robert Capa – Leggermente fuori fuoco
  62. Roland Barthes – La camera chiara
  63. Robert Frank – Gli americani (ed. inglese: The Americans)
  64. Richard Avedon – Fotografie 1946-2004 (ed. inglese: Richard Avedon: Photographs 1946-2004)
  65. Richard Avedon – Relationships
  66. Sebastião Salgado – Genesi (ed. inglese: Sebastião Salgado. Genesis)
  67. Sebastião Salgado – La mano dell’uomo (ed. inglese: Workers: An Archaeology of the Industrial Age)
  68. Sebastião Salgado – Children. I bambini di Exodus
  69. Sebastião Salgado – Gold (ed. multilingua: Sebastião Salgado. Gold)
  70. Sebastião Salgado – Africa
  71. Sebastião Salgado – Amazônia (ed. inglese: Sebastião Salgado. Amazônia)
  72. Sebastião Salgado – Dalla mia Terra alla Terra
  73. Susan Sontag – Sulla fotografia
  74. Susan Sontag – Davanti al dolore degli altri
  75. Ugo Mulas – La fotografia
  76. Ugo Mulas – L’operazione fotografica
  77. Vincent Peters – The light between us
  78. William Klein – New York 1954.55 (ed. inglese: New York 1954.55)
  79. William Klein – PARIGI + KLEIN (ed. inglese: Paris + Klein)

Se avete altri libri di fotografia da suggerirmi, anche se molto probabilmente saranno già presenti nella mia wish list, fatelo senza problemi nei commenti!! :)

Miglior robot aspirapolvere e lavapavimenti

Se cercate il miglior robot aspirapolvere e lavapavimenti siete nel posto giusto! Dopo tantissime ricerche, letture di recensioni, visione di comparative e test online,… ho scelto il mio robot che aspira e lava! Secondo me il migliore!

Scriverò qui di seguito i punti che me l’hanno fatto scegliere e gli unici due punti che mi hanno fatto storcere il naso.

Miglior robot aspirapolvere e lavapavimenti

Secondo me, è lui il migliore: DREAME L20 ULTRA (e se volete c’è anche la versione completa con tanti accessori aggiuntivi).

Pro

  • Il grande motivo che me l’ha fatto scegliere: pulisce i bordi! Grazie ad un braccio che si estende, il mocio lava anche i bordi. In quasi tutti gli altri robot che ho visto (a parte un altro sempre della dreame), anche quelli quadrati, i moci sono fissi e/o lasciano sempre uno spazio non pulito lungo i bordi!
  • La base è completamente automatica! Auto-svuotamento, auto-pulizia, auto-asciugatura dei moci, auto-aggiunta del detergente!! E c’è anche il kit (io non ce l’ho) per collegarlo all’impianto dell’acqua di casa!
  • Aspirazione eccezionale (7000 Pa).
  • Rimozione/sollevamento dei moci quando serve.
  • Garanzia di 3 anni.

Contro

  • Non è economico! Beh, è il top di gamma e si fa pagare! In questi giorni lo vedo a 1190 €, ma in tempo di sconti è arrivato a 999 €.
  • Occupa molto spazio, quindi assicuratevi di averne abbastanza. Le misure che leggo in questo momento su Amazon sono: ‎50 x 50 x 28 cm.

Alternative

  • Una validissima alternativa meno costosa (che tra l’altro sarebbe stata la mia seconda scelta!!) è il Dreame L10s Ultra (899 € circa), che, grazie all’ultimo aggiornamento, riesce anche a pulire i bordi con una rotazione del “di dietro”!! :) Molto più compatto rispetto l’L20 Ultra, ma con qualcosina in meno. Per chi non ha budget (o spazio) per il top di gamma, questa è sicuramente la scelta da fare!

Note finali

Si lo so, il tema non c’entra niente con la fotografia o con l’informatica (in realtà, volendo, tocca entrambi gli argomenti), ma il mio “nerdismo” è venuto fuori… :)

Migliori luci di Natale smart

Cercate le migliori luci di Natale smart? Dopo aver letto tante recensioni e pareri, ecco quelle che sceglierei io!

Lo ammetto, questo articolo non è farina del mio sacco, ma nasce dopo aver visto il video delle luci di Natale smart scelte da un mio collega.

Eccole qui, sono le Twinkly Strings (disponibili in diverse varianti e lunghezze).

Di seguito elenco le principali caratteristiche, e quindi i motivi per cui le sceglierei per me:

  • Si possono usare sia per decorare l’albero che come luci d’atmosfera nelle camere.
  • Si sincronizzano con la musica
  • Si possono creare effetti visivi disegnando virtualmente gli effetti con il dito.
  • Perfetto per creatori di contenuti, giocatori e streamer.
  • Sono impermeabili, quindi utilizzabili sia all’interno che all’esterno.
  • Sono compatibili con gli assistenti vocali Amazon Alexa, Google Assistant e Apple HomeKit.

Unica nota dolente è il prezzo, non sono proprio economicissime…

Miglior kit per la pulizia del sensore

Se cercate il miglior kit per la pulizia del vostro sensore full frame siete nel posto giusto!

Una doverosa premessa: non mi assumo la responsabilità in caso di danni al vostro sensore o alla vostra fotocamera. Se decidete di procedere in autonomia con la pulizia del sensore, lo fate a vostro rischio e pericolo! Se non siete sicuri o se avete qualche dubbio, rivolgetevi a un centro specializzato!

Detto questo, vi confesso che io ho sempre fatto in autonomia la pulizia del sensore, ovviamente prestando l’assoluta attenzione a tutto quello che stavo facendo.

Metterò qui di seguito:

  • Il materiale per pulire la fotocamera e il sensore.
  • I passi che svolgo per pulire il sensore.
  • Il metodo per verificare se il sensore è ancora sporco.

Materiale utilizzato (il miglior kit di pulizia del sensore, secondo me)

Ecco qui di seguito il miglior kit di pulizia del sensore, secondo me:

Ho scelto tutti prodotti K&F Concept non perché io sia affiliato con loro ma perché la reputo un’azienda che fa prodotti molto validi (come filtri, adattatori, zaini e altri accessori) e, anche in questo caso, valutati molto bene.

Ho visto che hanno un nuovo prodotto che fa da penna/pennellino da una parte e da tampone dall’altra:
https://amzn.to/3SHfZ8n. Personalmente credo che, pur essendo valutato molto bene, usare lo stesso strumento per spolverare e poi per pulire il sensore potrebbe essere veicolo di polvere (il pennellino, anche se chiuso, sarebbe sulla parte alta della “penna” mentre si usa il tampone).

Passi che svolgo per la pulizia del sensore

Come pulisco il sensore della mia mirrorless:

  • Pulisco l’esterno della fotocamera e dell’obiettivo utilizzando prima il pennellino e poi la pompetta. Lo faccio in un luogo differente da quello in cui poi pulirò il sensore (questo per non rischiare di rilasciare polvere nel luogo in cui opererò successivamente). N.B.: questa non dovrà essere una pulizia accurata, mi serve solo per rimuovere polvere o sporcizia che potrebbe andare sul sensore maneggiando la fotocamera durante le fasi di pulizia.
  • Mi assicuro che il luogo e il ripiano in cui sto operando sia il più possibile esente da polvere.
  • Uso la funzione di autopulizia della fotocamera (quella che fa vibrare il sensore): ci provo sempre, ma, purtroppo, il 100% delle volte non ha mai tolto niente, nemmeno la polvere apparentemente più semplice da rimuovere. Lo faccio sempre nella speranza che qualcosa prima o poi cambi, ma è sempre stato inutile.
    Verifico tramite la procedura descritta sotto la presenza/assenza di sporcizia. Nel caso, proseguire con gli altri punti (io proseguo sempre).
  • Alcuni modelli di fotocamere non hanno subito il sensore in vista, per questo motivo bisogna attivare una funzione della fotocamera che permette di esporre il sensore.
  • Tenendo la fotocamera rivolta verso il basso, posso rimuovere l’obiettivo.
  • Soffio, con la pompetta, sul sensore accuratamente e molte volte (una decina). Attenzione: non farlo MAI con la bocca e MAI con l’aria compressa!
    Verifico sempre tramite la procedura descritta sotto la presenza/assenza di sporcizia. Nel caso, proseguire con la lettura.
  • (Opzionale) Se la tua fotocamera necessita di restare accesa durante la procedura di pulizia del sensore, disabilita la stabilizzazione del sensore e assicurati che la batteria sia carica.
  • A questo punto, rivolgo il sensore verso l’alto (in questo caso devo guardare quello che faccio), prendo un tampone (vedi il kit descritto nel paragrafo precedente) facendo attenzione a non toccare la parte bianca con le mani, e faccio prima una passata (una leggera pressione, non premete troppo!) sul sensore partendo dal bordo sinistro a quello destro, inclinando il manico verso destra, e poi una seconda passata sul sensore partendo dal bordo destro a quello sinistro, inclinando il manico verso sinistra.
    Due note a riguardo:
    • Probabilmente noterete che il tampone è leggermente più piccolo del sensore, per questo motivo do la prima passata “costeggiando” il bordo inferiore del sensore e la seconda passata “costeggiando” il bordo superiore.
    • C’è chi sostiene che la seconda passata potrebbe riportare la polvere (portata precedentemente da sinistra a destra) nuovamente verso l’interno. Per questo motivo danno due passate da sinistra a destra girando però il tampone per utilizzare l’altro profilo. Personalmente non ho riscontrato problemi con entrambe le soluzioni. Vi direi di fare come preferite.
  • Verifico ancora tramite la procedura descritta sotto la presenza/assenza di sporcizia. Nel caso, proseguire con gli altri punti (io proseguo sempre).
  • (Il passo a cui bisogna prestare più attenzione) Solitamente non mi è servito proseguire, ma ecco anche l’ultimo punto che è fondamentalmente il passo precedente ma da effettuare con un NUOVO tampone (non si usa due volte lo stesso tampone!) a cui si applicano due gocce del liquido di pulizia; devono essere due gocce totali (non un litro!), messe ad es. a circa un terzo e due terzi della lunghezza del bordo del tampone, per fare espandere uniformemente il liquido. Attenzione: non mettere il liquido direttamente sul sensore!!
    Solo se si notano degli aloni o delle striature, ripetere il processo dopo qualche minuto, con meno liquido.

Metodo per verificare se il sensore è sporco

  • Utilizzo un obiettivo intorno ai 24-30mm
  • Metto sul computer un’immagine totalmente bianca o utilizzo una parete bianca o il cielo che userete come soggetto della fotografia.
  • Imposto un diaframma molto chiuso (es. f/11 – f/16 – f/22)
  • Imposto ISO 100
  • Metto fuori fuoco (ad es. a infinito)
  • Aggiusto i tempi in modo che l’immagine sia chiara ma non bruciata. L’ideale è usare un tempo abbastanza lungo (es. intorno a 1 secondo)
  • Disabilito la stabilizzazione
  • Inquadro il PC o il muro
  • Muovo leggermente la camera quando scatto per localizzare ancora meglio la sporcizia
  • Verifico sulla fotografia (meglio se usando il PC) se sono presenti macchie o linee causate da polvere o aloni.

Link

Migliori tavolette grafiche

State cercando le migliori tavolette grafiche per fotoritocco? Di seguito una selezione divisa per fascia di prezzo!

Da quello che ho visto durante le mie ricerche, le Wacom sono veramente affidabili ed è per questo che ho scelto di stare su questa marca (non mi pagano per scriverlo) :)

Appunti di fotografia [131] – Basilico, Milano, Lettera alla mia città

Ho appena comprato il libro di Gabriele Basilico, Milano, e sono rimasto folgorato già nelle prime pagine dalla lettera che ha scritto. La riporto di seguito per stuzzicare in voi un po’ di curiosità, per farvi capire anche il calibro delle fotografie contenute nel libro…

“LETTERA ALLA MIA CITTÀ”, Gabriele Basilico

lo vivo in questa città.

Amo questa città come si può amare qualcuno a cui ci lega un vecchio rapporto di familiarità e di amicizia. È la città nella quale sono cresciuto. Ha dato forma anche alle mie passioni, alle mie speranze, alle mie angosce.

Ammiro le parti belle e le parti misere del suo corpo, dai quartieri alle case, ai muri, ai selciati.

Ha una sua bellezza e una sua bruttezza, esterne, misurabili, che sono l’incarnazione della sua storia, che si esprimono nei suoi caratteri fisici e che acquistano maggiore senso nel confronto con altre città.

Questa città è simile a un essere vivente, è un organismo che respira e si dilata sopra di noi, attorno a noi, come un mantello protettivo che ci avvolge e ci confonde nello stesso tempo.

Negli anni è diventata per me come un porto di mare, un luogo privato dal quale partire per altri mari, per altre città, per poi ritornare e quindi ripartire. Un porto, cioè un luogo fermo, stabile, dove accumulare reperti e impressioni di luoghi lontani.

Immagini che si depositano nella memoria, come una sostanza che la città sa far propria e trattenere, ma che sa restituire metabolizzata in altre immagini, ricomponendo presente e passato, vicino e lontano, a piacimento, secondo le pulsazioni del cuore.

Questa città mi appartiene e io le appartengo, quasi fossi un frammento fluttuante nel suo immenso corpo.

Mi ossessiona un bisogno costante di conoscenza della sua fisicità, un bisogno di rileggerne di nuovo i tratti, le parti nascoste ma anche i luoghi noti e le sembianze più conosciute.

Tra noi c’è un varco aperto che permette uno scambio continuo di percezioni e un punto di vista speciale.

Talvolta ho l’impressione che si manifesti in modo più nitido, all’improvviso dinanzi agli occhi, che mi informi del suo ingombro, della sua consistenza, della sua materia e della sua fisicità.

La città mi investe e mi abita.