18 Gen 2025 |
IL SILENZIO DELLA FOTO È FORSE LA SUA QUALITÀ PIÙ PREZIOSA, A DIFFERENZA DEL CINEMA, DELLA TELEVISIONE E DI TUTTO IL RESTO A CUI DOVREMMO IMPORRE SILENZIO SENZA MAI RIUSCIRCI.
Oliviero Toscani
Tratto dal retro del suo libro “Caro Avedon” (Adv).
Un piccolo gesto per la sua recente scomparsa (13/01/2025). Grazie per i tuoi insegnamenti!
3 Feb 2024 |
“Tutta la parte tecnica è secondaria”.
“La fotografia non è più il compiacimento masturbatorio della macchina fotografica, […]”.
Perché il viso, il ritratto è centrale nelle tue fotografie? “non solamente è centrale, ma mi deve guardare. Perché se voi volete conoscere qualcuno, non è il vostro sguardo che guarda il qualcuno che vi farà capire la personalità della persona che guardate o fotografate, ma, se voi chiedete a quel qualcuno di guardarvi, quel momento in cui il suo sguardo vi analizzerà, voi riuscirete a capire che personalità ha”. […] “chi fotografo mi deve guardare in macchina e in quel momento lì viene fuori la sua personalità”.
“Tutto il tempo devi cercare di fare le cose anche al limite della tua comprensione, della tua capacità di limitarti“.”Se volete fare qualcosa di interessante, la cosa sarà interessante se voi sarete i primi a esserne imbarazzati, dovete avere il coraggio di mettervi in questione mentre fate la cosa, magari a cui credete però non siete sicuri del successo. Chi fa le cose sapendo di essere sicuro, la cosa non sarà mai interessante!”.
“La fotografia non morirà perché è la vera arte moderna”. […] “Non lo dico da fotografo, lo dico da fruitore di immagine. Domandatevi come mai conoscete le cose. Grazie a cosa? All’immagine.” […] “La fotografia è qui come un servizio pubblico. Mentre la pittura non lo è più. La pittura, l’arte contemporanea, è un’attività per collezionisti ricchi che si scambiano fra di loro questi pezzi costosissimi che nessuno di noi vede a meno che sia fatta una mostra pubblica o vadano a finire in un museo intelligente. Una volta la pittura non era così, affrescava le chiese e non c’erano altri posti dove tu potevi capire come eran fatte le cose. Non c’erano immagini, non c’erano giornali,… […] La chiesa ha basato il suo potere sull’immagine.
“Se l’arte non provoca è inutile farla. E’ inutile, smettete, subito. Se non provocate interesse, smettete subito”.
A un ragazzo che oggi prende uno strumento per fare fotografie, hai un consiglio da dare? “se me lo chiede gli dico, hai qualcosa da dire di interessante? […] Hai qualcosa di interessante da dire? Lo dici in modo interessante? Tutti noi non aspettiamo che ci raccontino, ci dicano, ci facciano vedere, inventino, qualcosa di interessante. Vuol dire utile, umano, socialmente utile, corretto”.
Preso da “Focus – Presente e futuro della fotografia, Oliviero Toscani”:
https://youtu.be/CrjQ_YYUJGI?si=jSsqghVEteBckz6a
27 Gen 2024 |
“Al giorno d’oggi tutti sanno fotografare. […] E’ un’azione sociale molto importante. […] Tutti noi abbiamo in tasca questa macchinetta con la quale registriamo e queste registrazioni che voi fate, non pensiate che non siano importanti, non è detto, è la memoria storica dell’umanità, del vostro tempo, del nostro tempo, del tempo di tutti. […]
La fotografia è la testimonianza del nostro tempo. […]
Capite l’importanza.”
“La genialità è la semplificazione della complessità.
Quando hai tolto tutto, e ancora un po’, forse comincia a essere interessante.“
“Un’immagine molto semplice, però il (dal) significato è importante.”
Cos’è per te la bellezza? “[…] La bellezza è l’onestà.“
Raccontando della famosa pubblicità dei Jesus Jeans con il fondo schiena di una ragazza che indossa gli hot pants e la scritta “Chi mi ama mi segua”, dice “questo qua era il culo della fidanzata che avevo allora”.
“L’immagine è più importante della verità.”
“Chi cerca consenso perde, chi cerca consenso è mediocre. Il consenso porta alla mediocrità”.
Appunti presi dal video: https://vimeo.com/896956470 “Oliviero Toscani, professione fotografo – d’ADA 2023” (rassegna di Arte Design Architettura).
8 Ott 2022 |
Non faccio le foto per me, per me ho gli occhi. Se faccio le foto è per pubblicarle.
Per lui (Fedele Toscani, papà di Oliviero) non era importante come fotografavi, per lui era importante cosa fotografavi.
L’unica foto che mi sento di escludere è quella di me stesso da morto.
Non ero lì perché uno era famoso, no. Ero lì perché era uno interessante.
Oliviero Toscani decide che la moda può essere uno strumento per raccontare la storia è non solo per vendere indumenti.
Esagerare è una forma di creatività che appartiene all’arte.
Il controsenso visivo. […] Semplicità. (Sulla foto dei 3 cuori uguali e la scritta “white black yellow” in corrispondenza dei cuori)
Le persone normali hanno sempre un mostro da giudicare per convincersi di non essere simili a lui.
Non so se avrei il coraggio adesso di fare una roba così. (Riferito al lavoro sulla pena di morte).
Devo dire che tutti i grandi lavori è così. Quando poi guardi indietro dici madonna ma ero matto a fare una roba così, che incoscienza.
Colors è stato fatto con questo principio: andare a prendere le non-notizie, e farle diventar notizie.
Ormai la fotografia è più reale della realtà: ci rendiamo conto che c’è la guerra perché vediamo le immagini.
Quando lui fa un lavoro, ha sempre quell’approccio come per dire “ma va beh, mal che vada, cosa vuoi che mi succeda?”
Avrei potuto benissimo sfruttare molto di più certe situazioni, avere dei vantaggi. […] Alla fine, non mi sono mai reso conto che, dove ero, avrebbe potuto essere importante. Che ero (nel posto) giusto al momento giusto… Forse va bene così.
Tratto dal documentario “Oliviero Toscani. Professione fotografo” su itsart.tv.