Appunti di fotografia [148] – Un consiglio per futuri fotografi, by Jason Smith

Alla domanda: quale consiglio daresti a un giovane che spera in un futuro nel mondo della fotografia?

Jason Smith risponde: I think that to be a photographer is to be somebody who can learn the technical aspects quite easily. Photography is a technical exercise, is very straightforward. What is interesting about photography is what you shoot, not how you shoot it. So, for me, my obsession, my interest is contemporary artists, so that’s what I do. So I think, if you’re a writer, you are picking the subject matter that you are interested in writing about. It’s very difficult to take a picture of something that you don’t care about, so I care about what it is that I am taking pictures of, and I think that shows, if you take pictures of something you don’t care about, how can we make a good picture. So, you should find… think about what it is that you love and you want to do and you want to investigate and that is the advice for a photographer, not to get obsessive about technical matters, of course it is important, but it is really the content more than it is the technical, to me.

Tratto dal video: https://www.youtube.com/watch?v=6fDTeUQBwcQ

Appunti di fotografia [147] – Presente e futuro della fotografia, Oliviero Toscani

“Tutta la parte tecnica è secondaria”.
“La fotografia non è più il compiacimento masturbatorio della macchina fotografica, […]”.

Perché il viso, il ritratto è centrale nelle tue fotografie? “non solamente è centrale, ma mi deve guardare. Perché se voi volete conoscere qualcuno, non è il vostro sguardo che guarda il qualcuno che vi farà capire la personalità della persona che guardate o fotografate, ma, se voi chiedete a quel qualcuno di guardarvi, quel momento in cui il suo sguardo vi analizzerà, voi riuscirete a capire che personalità ha”. […] “chi fotografo mi deve guardare in macchina e in quel momento lì viene fuori la sua personalità”.

Tutto il tempo devi cercare di fare le cose anche al limite della tua comprensione, della tua capacità di limitarti“.”Se volete fare qualcosa di interessante, la cosa sarà interessante se voi sarete i primi a esserne imbarazzati, dovete avere il coraggio di mettervi in questione mentre fate la cosa, magari a cui credete però non siete sicuri del successo. Chi fa le cose sapendo di essere sicuro, la cosa non sarà mai interessante!”.

“La fotografia non morirà perché è la vera arte moderna”. […] “Non lo dico da fotografo, lo dico da fruitore di immagine. Domandatevi come mai conoscete le cose. Grazie a cosa? All’immagine.” […] “La fotografia è qui come un servizio pubblico. Mentre la pittura non lo è più. La pittura, l’arte contemporanea, è un’attività per collezionisti ricchi che si scambiano fra di loro questi pezzi costosissimi che nessuno di noi vede a meno che sia fatta una mostra pubblica o vadano a finire in un museo intelligente. Una volta la pittura non era così, affrescava le chiese e non c’erano altri posti dove tu potevi capire come eran fatte le cose. Non c’erano immagini, non c’erano giornali,… […] La chiesa ha basato il suo potere sull’immagine.

“Se l’arte non provoca è inutile farla. E’ inutile, smettete, subito. Se non provocate interesse, smettete subito”.

A un ragazzo che oggi prende uno strumento per fare fotografie, hai un consiglio da dare? “se me lo chiede gli dico, hai qualcosa da dire di interessante? […] Hai qualcosa di interessante da dire? Lo dici in modo interessante? Tutti noi non aspettiamo che ci raccontino, ci dicano, ci facciano vedere, inventino, qualcosa di interessante. Vuol dire utile, umano, socialmente utile, corretto”.

Preso da “Focus – Presente e futuro della fotografia, Oliviero Toscani”:
https://youtu.be/CrjQ_YYUJGI?si=jSsqghVEteBckz6a

Appunti di fotografia [43] – La buona fotografia, Ugo Mulas – Gianni Berengo Gardin

In realtà la frase che riporto qui di seguito viene detta da Gianni Berengo Gardin in un seminario di Tauvisual che ho visto su Youtube: https://youtu.be/ZUP-a4U2jTg.

L’amico fotografo Ugo Mulas gli ha insegnato una cosa molto importante, gli diceva:

“una fotografia bella è una fotografia che mostra una cosa che non dice niente, può essere perfettamente tecnica, a posto, ma non racconta niente. Una buona fotografia può essere leggermente sfocata, leggermente mossa, ma racconta un contenuto e ti dà un’emozione“.

Altri appunti:

Gianni Berengo Gardin con Boubat, Doisneau e soprattutto con Ronis, ha avuto un grande amicizia. La sua fotografia è stata molto influenzata da quei fotografi, soprattutto agli inizi. “Mi dicono spesso che sono il Cartier-Bresson italiano, in realtà sono il Willy Ronis italiano.”
E’ stato l’assistente di Willy Ronis.

Ha detto che ha litigato con Doisneau, costruiva tutte le fotografie chiamando modelli, amici. Anche quella famosa del bacio è costruita! Chiamava comparse.

I fotografi di moda sono creativi. Creano.
Il fotografo di reportage, registra.

Ha 1.800.000 foto in archivio.

Libri consigliati:

  • Paul Strand e Cesare Zavattini. Un paese.
  • Klein. New York -> Tutti hanno imparato a usare i grandangoli dal libro di Klein!!
  • The Americans di Robert Frank

Ha lavorato con Basilico, Scianna, D’Alessandro. Devono essere colleghi con le tue stesse idee.