Appunti di fotografia [71] – Il proprio lavoro e la fotografia

Ovviamente è un appunto per chi non si occupa soltanto di fotografia e l’ho trovato molto interessante.

Penso che ognuna di queste attività (insegnante, scrittore e fotografo) sostenga l’altra. Non potrei essere un buon fotografo o un bravo scrittore se dovessi lavorare 40 o 50 ore alla settimana come dipendente di un’azienda. Mi ucciderebbe. Sicuramente. Mi dispiace per le persone che invece sono schiave di questo sistema economico. Perdono la loro capacità di soddisfare la creatività insita in ogni essere umano. Forse non se ne pentono nell’immediato, ma finiranno per farlo.

Tratto da un articolo-intervista a Michael Sweet preso su fotografiastore.it (rif. AG_65).

Appunti di fotografia [28] – Consigli per migliorare la post-produzione

In realtà questi consigli non parlano assolutamente di come usare meglio i programmi di post-produzione più conosciuti. Quindi se cercate trucchi e segreti per creare foto finte acchiappa-like, non proseguite nella lettura.

Dato che non mi piace mai dare la pappa pronta o la ricettina da seguire passo-passo, ho deciso di riportare qui 5 (s)punti, perché, anche se non vengono spiegati nel dettaglio, danno spazio ad una bella riflessione.

Impara a osservare. Un’osservazione fine e attenta della luce. Capire il range tonale, le sfumature, il calore, il livello di dettaglio (sistema zonale di Ansel Adams).
Osserva le fotografie dei grandi maestri del passato.
Esponi correttamente, non andare a caso “tanto poi c’è il software che fa tutto”.
Conosci il tuo mezzo fotografico, le sue caratteristiche e soprattutto i suoi limiti.
Stampa le tue foto e impara dagli errori.

Appunti presi dal podcast Spotify di Damiano Durante: https://open.spotify.com/episode/5xagANC3N2oJRI523v7d06