27 Apr 2024 |
A proposito della capacità delle persone di leggere le fotografie, dice:
“Chi visita una mostra, è una persona già interessata alle fotografie, è già selezionata. Poi io aiuto queste persone per esempio con i titoli e le categorie. Ma che poi tutti capiscano la fotografia, no certamente, la fotografia è più difficile da capire rispetto alla pittura e alla musica. Oggi l’ignoranza è in proporzione diretta alle cose che uno deve conoscere per sopravvivere, ce ne sono talmente tante che uno poi resta ignorante.”
Frank Horvat
3 Feb 2024 |
“Tutta la parte tecnica è secondaria”.
“La fotografia non è più il compiacimento masturbatorio della macchina fotografica, […]”.
Perché il viso, il ritratto è centrale nelle tue fotografie? “non solamente è centrale, ma mi deve guardare. Perché se voi volete conoscere qualcuno, non è il vostro sguardo che guarda il qualcuno che vi farà capire la personalità della persona che guardate o fotografate, ma, se voi chiedete a quel qualcuno di guardarvi, quel momento in cui il suo sguardo vi analizzerà, voi riuscirete a capire che personalità ha”. […] “chi fotografo mi deve guardare in macchina e in quel momento lì viene fuori la sua personalità”.
“Tutto il tempo devi cercare di fare le cose anche al limite della tua comprensione, della tua capacità di limitarti“.”Se volete fare qualcosa di interessante, la cosa sarà interessante se voi sarete i primi a esserne imbarazzati, dovete avere il coraggio di mettervi in questione mentre fate la cosa, magari a cui credete però non siete sicuri del successo. Chi fa le cose sapendo di essere sicuro, la cosa non sarà mai interessante!”.
“La fotografia non morirà perché è la vera arte moderna”. […] “Non lo dico da fotografo, lo dico da fruitore di immagine. Domandatevi come mai conoscete le cose. Grazie a cosa? All’immagine.” […] “La fotografia è qui come un servizio pubblico. Mentre la pittura non lo è più. La pittura, l’arte contemporanea, è un’attività per collezionisti ricchi che si scambiano fra di loro questi pezzi costosissimi che nessuno di noi vede a meno che sia fatta una mostra pubblica o vadano a finire in un museo intelligente. Una volta la pittura non era così, affrescava le chiese e non c’erano altri posti dove tu potevi capire come eran fatte le cose. Non c’erano immagini, non c’erano giornali,… […] La chiesa ha basato il suo potere sull’immagine.
“Se l’arte non provoca è inutile farla. E’ inutile, smettete, subito. Se non provocate interesse, smettete subito”.
A un ragazzo che oggi prende uno strumento per fare fotografie, hai un consiglio da dare? “se me lo chiede gli dico, hai qualcosa da dire di interessante? […] Hai qualcosa di interessante da dire? Lo dici in modo interessante? Tutti noi non aspettiamo che ci raccontino, ci dicano, ci facciano vedere, inventino, qualcosa di interessante. Vuol dire utile, umano, socialmente utile, corretto”.
Preso da “Focus – Presente e futuro della fotografia, Oliviero Toscani”:
https://youtu.be/CrjQ_YYUJGI?si=jSsqghVEteBckz6a
2 Ott 2021 |
Non è fondamentale che la persona ritratta si riconosca nella fotografia, perché il fotografo lavora con un suo sguardo, con sua idea, con quello che prova rispetto al soggetto.
In una creazione artistica, che una persona si ritrovi o si piaccia, diventa assolutamente secondario, non per mancanza di rispetto, ma perché, come tutti i processi creativi, anche lo scatto fotografico è dotato di una propria autonomia.
E’ difficile scattare una fotografia?
Nel momento in cui si fanno scelte di composizione, impostazioni della fotocamera, scelgo la situazione e scatto, porto dentro a queste scelte tutto il mio bagaglio emotivo, culturale, tecnico, frutto di anni di lavoro, studio, ed esperienza.
Dentro ogni fotografia ci sono tutte le fotografie che ho visto prima, ci sono tutte le pitture che ho visto, tutta l’arte che ho visto, tutta la natura che ho visto, tutti i rapporti con le persone. Tutto questo è organizzato all’interno di uno scatto che per essere fatto ha bisogno poi di una tecnica […] che si esprime in tante cose che vanno dalla scelta del soggetto, alla composizione, alla scelta del colore, alla luce, al mio punto di vista, al momento in cui lo inquadro. Sono tanti gli elementi che confluiscono in una fotografia.
Riappropriamoci con la slow-art e la slow-photography dei tempi giusti per la visione e la contemplazione delle opere. Riappropriamoci del significato delle parole perché le parole determinano i nostri pensieri, definiscono i nostri sentimenti e danno anima a ciò che l’essere umano prova e pensa.
Appunti presi dal podcast Il processo creativo – Pittori Americani dell’Accademia Fiorentina di Patrizia Genovesi.