Appunti di fotografia [96] – Il contesto in cui è immersa una fotografia

Riporto qui di seguito alcune frasi che mi hanno fatto riflettere tanto. Mi hanno fatto capire come, forse, purtroppo, una fotografia e quindi un autore, possa emergere in modo differente a seconda che il contesto in cui è immersa sia bello/rilevante o meno.

Ma forse sta anche nella bravura del fotografo riuscire a scegliere il contesto adatto a far spiccare nel migliore dei modi la propria fotografia. E qui potrebbero entrare in gioco anche argomenti/fattori come la fortuna o il trovarsi al momento giusto nel posto giusto.

La fotografia più bella del mondo te la appendi a casa e non se la vede nessuno.

E’ incredibile come il media, la cornice che c’è attorno alle tue foto, facciano quasi totalmente la qualità del tuo lavoro.

Se tu pubblichi lo stesso identico lavoro su un giornale del c. o su un giornale figo, fa la differenza. Quindi in realtà è anche l’aspetto illuminato e illuminante di chi utilizza e di come utilizza le tue foto che è fondamentale. Almeno in editoria.

Tratto dalla puntata Spotify di Convivium con Maki Galimberti: https://open.spotify.com/episode/4wpI0eHyv8vyNYWKK5Q1zV?si=PAeYSnD2QH-NscMO-r4teQ

Appunti di fotografia [95] – L’arte di persuadere

Un rapporto (tra fotografo e soggetto) che, se dà i suoi risultati, vuol dire che è un rapporto di riconoscimento.

Ci deve essere la coincidenza non solo dell’incontro tra chi è determinante per creare l’immagine, cioè tra fotografo e soggetto, ma anche l’opportunità del momento.

Cercare di portare il soggetto a non fare delle cose che non capisca.

E’ molto più importante, non tanto la tecnica, quanto la capacità di persuadere (“una buona dose di paraculaggine”), ed essere nel posto giusto al momento giusto.

Tratto dalla puntata Spotify di Convivium con Maki Galimberti: https://open.spotify.com/episode/4wpI0eHyv8vyNYWKK5Q1zV?si=PAeYSnD2QH-NscMO-r4teQ

Appunti di fotografia [62] – Non pianificare tutto

Costruire l’immagine con la pancia e non con la progettualità metodica.
Quando fai una fotografia ti devi lasciare andare, non devi pianificare tutto.
Devi cercare un’immagine che deve emozionare.
Questa imperfezione dovuta alla casualità è molto bella…
Lasciarsi andare.
Non fotografare delle scene scontate ma fotografare cercando le piccole emozioni.
Come Ghirri che cercava le emozioni delle imperfezioni.

Tratto dal video della FIAF su Maurizio Galimberti, con Denis Curti: https://www.youtube.com/watch?v=oGRqBVEKG5c