Spoiler: i migliori guanti fotografici non li ho ancora trovati e alcuni mi hanno deluso…

Detto questo vi racconto la mia ricerca dei guanti per affrontare i -13° della Norvegia (se vi può interessare, sempre sul mio sito potete trovare il mio itinerario per un viaggio di 5-6 giorni a Tromso in inverno).

Ho passato due mesi a raccogliere informazioni, contattato vari ambassador, visto siti, confrontate opinioni, letto recensioni, insomma un lavoraccio. Alla fine in un gruppo FB ho letto una persona che avrebbe fatto un viaggio molto simile al mio e a cui gli è stato consigliato di indossare: un sotto-guanto leggero in lana merino della Vallerrett con sopra il guanto Merino Liner Pro della The Heat Company, con sopra ancora il guanto Wind Pro Liner sempre della The Heat Company.

Spinto dal parere di questa persona che a sua detta aveva utilizzato una soluzione molto molto simile in Russia a -40° (!!!), ho deciso di:

  • riutilizzare un sotto-guanto sottile della Decathlon che già possedevo, perché non avevo voglia di spendere 50 Euro per il Merino Liner Touch della Vallerrett le cui spese di spedizione non erano incluse. Tra l’altro le recensioni di questo guanto non erano entusiasmanti… molti utenti lamentavano rotture dopo pochi utilizzi.
  • a cui mettere sopra il Merino Liner Pro
  • a cui mettere ancora sopra il Wind Pro Liner

In più, dato che questi guanti hanno delle taschine sul dorso della mano, ogni mattina inserivo al loro interno questi scaldamani sempre della The Heat Company.

Come mi sono trovato?

Bah, in assenza di vento questa soluzione “reggeva” abbastanza, ma con il vento gelido preso in più di un’occasione, le dita hanno resistito per massimo 15 minuti. Direi una situazione non sostenibile. Il resto della mano, anche grazie allo scaldamani, era tiepida, ma le dita le ho quasi congelate. :(

Per dovere di cronaca, il sito The Heat Company propone di mettere sopra il Liner un altro guanto chiamato Shell, e, volendo, dice che si può aggiunge anche un altro strato chiamato Hood.
Quindi voi vi chiederete: perché non hai comprato lo Shell Full Leather al posto del secondo Liner?
Fondamentalmente perché:

  1. Mi sono fidato (troppo) del tizio che era stato in Russia a -40° con la soluzione del doppio Liner.
  2. Non amo le muffole in generale, e per la fotografia ho pensato che avrei passato tutto il tempo ad aprire e chiudere il guanto. Quindi ho considerato questa soluzione troppo scomoda. Con il senno del poi, forse, avrei dovuto prenderlo e usarlo nei momenti di “riposo”, in cui non avevo le mani sulla macchina fotocamera.
  3. Non volevo spendere 220 Euro per dei guanti che avrei usato pochissime volte. Se facessi viaggi fotografici “freddi” ogni mese, il discorso sarebbe stato diverso.

Conclusioni

Come potete vedere, e come mi aveva già pre-annunciato un fotografo paesaggista che non nomino ma che stimo tanto, la scelta dei guanti è molto soggettiva. Quindi prendete questo post con le pinze. Il freddo per voi, può non essere il freddo per me e vcv, e la comodità per voi può non essere quella per me :)

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