Uno degli espedienti che consiglio a tutti, consiglio anche ai miei studenti, è quello di non vivere di rendita su un’iconografia che viene bene.
Ad esempio, sono bravo a fare ritratti e tutta la mia vita divento un grandissimo ritrattista. Ce ne sono stati pochi…

Il problema di fondo è ancora e sempre mettersi in gioco, ma non per masochismo, ma perché si è curiosi di sapere quello che non si sa.

Anche a 80 anni. Sono sempre incuriosito da ciò che vedo e che non conosco. Più vado avanti e più mi rendo conto di non conoscere.
Questo non sapere ti stimola ad andare avanti, ti fa bene alla salute perché in realtà rompe un po’ col passato e nello stesso tempo ti proietta nel presente e nel futuro.

Appunti tratti dal video FIAF “Conversazione con Mario Cresci”: https://youtu.be/6O-94XpUpuw

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