Appunti di fotografia [103] – Guardando un ritratto…

Non so se qualcuno abbia mai avuto questo pensiero, ma è una riflessione che sto facendo in questo istante e me la voglio appuntare.

Il fotografo, quando guarda un ritratto che ha fatto a qualcuno, vedrà un po’ di più sé attraverso lui.

I fotografato, invece, vedrà un po’ di più sé attraverso il fotografo.

Gabriele.

Appunti di fotografia [84] – Richard Avedon… dopo la mostra

Alcune delle frasi che ho letto alla mostra “Relationships” di Richard Avedon (Palazzo Reale, Milano) che vorrei condividere:

I miei ritratti riguardano più me stesso che le persone fotografate.

Se passa un giorno senza che io faccia qualcosa che riguardi la fotografia, sento di aver tralasciato qualcosa di fondamentale per la mia esistenza; come se avessi dimenticato di svegliarmi.

Penso che il fascino sia la la capacità di essere veramente interessati agli altri.

Spesso sento che le persone vengono da me per essere fotografate come andrebbero da un medico o da una cartomante: per sapere come stanno. Quindi dipendono da me. Devo coinvolgerli.”

Penso che tutta l’arte riguardi il controllo – l’incontro tra il controllo e l’incontrollabile.

Sono sempre le persone a stimolarmi. Quasi mai le idee.

Preferisco sempre lavorare in studio. Così i soggetti vengono isolati dal proprio contesto e diventano, in un certo senso… simboli di loro stessi.

Le mie fotografie non scendono sotto la superficie. Non scendono sotto nulla. Piuttosto, leggono la superficie. Ho molta fiducia nelle superfici. Una buona superficie è piena di indizi.

Le immagini di Avedon ci raccontano la loro storia senza ricorrere alle parole. Catturano un momento nel tempo eppure rimangono eterne.”

Appunti di fotografia [25] – Fotografi e fotografia di ritratto

Il video da cui ho preso questi appunti non mi ha soddisfatto del tutto, fondamentalmente perché secondo me prima di descrivere i tipi di ritratto, di luce, di tagli,… bisognerebbe partire dalle motivazioni che stanno dietro il tipo di soluzione adottata, però ho voluto ugualmente trascriverli. Sono molto schematici e da prendere alcune parti con le pinze.

Studiare storia della fotografia.

Allenare la curiosità.

Ritratti. Ritratto formale, ritratto ambientato, chiave alta (salute e benessere), ritratto emotivo, ritratto moda (fashion portrait), ritratti di reportage, ritratti in fotografia sportiva (dal basso verso l’alto, simbolo di autorevolezza), autoritratto, fototessera.

Tipi di luce. Luce diretta, luce dall’alto (luce del sole a mezzogiorno e laterale alta), luce rembrant, luce laterale (mette in evidenza tutti i difetti!).

Tagli fotografici: primo piano, piano americano, figura intera, se tagliamo all’anca: piano italiano, poi primissimo piano, dettaglio.

Bodyscape (usare il corpo per fare un paesaggio, luce di taglio che evidenzia texture)

Punti di vista: esterno, interno (il fotografo si denuncia come presente), onniscente (perché si capisce ciascun elemento della foto. Si capiscono le singole situazioni, ma non si capisce l’interezza della scena. Solo il fotografo la sa).

Ormai esiste qualsiasi foto. Quello su cui bisogna puntare è il COME fotografare quella cosa.

Usare il corpo delle persone per ritrarre altri oggetti poggiati su di esso.

Fotografi:
– Nan Goldin
– Francesca Woodman
– Vivian Mayer
– Cindy Sherman
– Nikki S. Lee Projects
– Shizuka Yokomizo
– Avedon
– Terry Richardson
– David LaChapelle
– James Mollison

Chiedersi sempre che cosa c’è intorno a una foto: la foto è sempre realtà, ma non sempre è verità.

Domandarsi cosa ha provato il fotografo.

Appunti presi dal video su fotografi e fotografe di ritratto: https://www.youtube.com/watch?v=c7LFDtfh14o