16 Set 2023 |
Voglio citare alcune frasi di Ugo Mulas riguardo la bella e la buona fotografia:
Non credo nelle belle fotografie.
Di belle fotografie se ne fanno tante, ma sono completamente inutili.
Non bisogna dire che sono belle, ma che sono buone.
Belle sono le fotografie esteticamente perfette, ben composte, che però non dicono niente.
Una buona fotografia racconta e dice delle cose, comunica qualcosa.
Anche la bella fotografia comunica, ma comunica cose inutili.
A questo proposito aggiungo una frase che ho letto sui bei tramonti (e, aggiungerei, anche sui bei gattini):
La foto di un bel tramonto NON è una bella foto, è semplicemente “la foto di un tramonto bello”.
30 Lug 2022 |
Cosa deve avere una fotografia per essere considerata “buona”?
Una buona fotografia deve raccontare una storia, deve parlare all’osservatore. Ho appena partecipato alla giuria di un concorso di Street Photography in Italia e, durante la selezione, ho usato il criterio di scartare le foto che entro un secondo non mi dicevano niente. In questo modo la selezione è stata molto severa. Solo in un secondo tempo ne guardavo gli aspetti più tecnici, come la composizione, la messa a fuoco, la resa dei colori, il contrasto… ma non mi dispiace se una
fotografia è fuori fuoco, l’inquadratura casuale o molto contrastata. Mi piace rompere le regole e apprezzo quest’atteggiamento anche nel lavoro degli altri. Ci sono troppe fotografie perfette, io voglio qualcosa di grintoso,
di diverso e unico: le fotografie devono dire qualcosa.
Tratto da un articolo-intervista a Michael Sweet su fotografiastore.it (rif. AG_65).
28 Mag 2022 |
Per chi segue assiduamente Benedusi e Bertolasi, quanto riporto sotto potrebbe sembrare una ripetizione. Io stesso mi sarei aspettato qualcosa di leggermente diverso dato l’attesissimo ritorno del format “Convivium”, peccato. Se ad esempio rileggete i miei “Appunti fotografici [16]” troverete riflessioni simili. In ogni caso, gli spunti che ho preso da questo podcast sono assolutamente d’oro per tutti coloro che si affacciano da poco nel mondo della fotografia e forse anche per quei fotografi affermati che non hanno ancora capito il senso della fotografia.
Fotografia non è rubare ma è DARE.
Il fotografo deve essere disposto a dare. Avere un atteggiamento mentale per togliere le difese e offrirsi.
Andare in giro e tornare con una fotografia, portando in cambio un oggetto che il fotografato ha donato al fotografo in cambio della fotografia.
La fotografia è uno SCAMBIO.
Quello che fai, deve avere un contenuto.
Tutti possono fare una foto. Ma BISOGNA AVERE QUALCOSA DA DIRE. E’ questo quello che conta: METTERE UN CONTENUTO.
Bisogna instaurare un collegamento con le persone che fotografano.
La fotografia non è la macchina fotografica.
La fotografia è lo strumento attraverso il quale io dico delle cose. Le mie opinioni le traduco in immagine. Io RAGIONO PER IMMAGINI. Che hanno il vantaggio di essere immediate.
Quando uno fa il fotografo, quello che ha prodotto, serve o non serve? Se serve, va bene, se non serve, non va bene.
La fotografia per uno che va in giro a fare click, è l’unico vero problema. Per uno fotografo la fotografia è l’ULTIMO dei problemi, anzi, non è un problema.
Tutta l’operazione è una CATENA. La fotografia è l’ultimo anello. Il click.
E’ TUTTO QUELLO CHE C’E’ PRIMA CHE CONTA!
A te, fotografo, cosa interessa? Qual è il tuo argomento? Cosa ti piace veramente? Qual è la cosa, attraverso il linguaggio “fotografia”, di cui vuoi parlare?
Ma non qualcosa che piacciono a tutti, banali. Solo a te, cosa interessa? E Perché?
Tu, chi sei? Sei disposto ad accettare e a fare vedere quello che sei? Ognuno di noi è unico, ha una sua specificità.
Noi ci adattiamo a dei trend che piacciono a tutti. Sopprimendo la nostra specificità. NO! Bisogna usare la propria specificità per analizzare qualcosa che aderisce alla nostra specificità.
Accetta quello che uno è, e fai quella cosa lì. Inevitabilmente si produrrà qualcosa di interessante, perché unico e autentico.
Bisogna rischiare, essere innovativi. FARE!
Quindi CULTURA, perché bisogna sapere cosa è stato fatto prima, e poi INNOVAZIONE.
Fate l’opposto di quello che fanno tutti.
Appunti tratti dal podcast di Michael Bertolasi con Settimio Benedusi:
https://open.spotify.com/episode/2twmgEWFK77GRjFdv3RcGY