19 Giu 2013 |
Questa installazione di Ntop è stata testata sulla distribuzione Ubuntu Server 12.04.2 i386.
La maggior parte delle guide su internet fanno installare Ntop dal gestore dei pacchetti (apt o yum), ma per questa guida ho deciso di installare Ntop dai sorgenti, in questo modo siamo sicuri di installare l’ultima versione disponibile.
[Passo non verificato (perché l’installazione di prova è stata fatta da root): creare l’utente ntop ed effettuare tutti i passi con questo utente]
Download sorgenti:
$ wget http://downloads.sourceforge.net/project/ntop/ntop/Stable/ntop-5.0.1.tar.gz
Copiarlo nella cartella desiderata:
$ sudo cp ntop-5.0.1.tar.gz /usr/src
$ cd /usr/src
Scompattarlo:
$ tar xzf ntop-5.0.1.tar.gz
$ cd ntop-5.0.1
Installare (perché verrà richiesto):
$ sudo apt-get install build-essential libtool automake autoconf libpcap-dev libgdbm-dev zlib1g-dev rrdtool librrd-dev libssl-dev python-dev libgeoip-dev graphviz libgraphviz-dev
Installare (perché verrà richiesto):
$ sudo apt-get install subversion
Lanciare:
$ sudo ./autogen.sh
$ sudo make
$ sudo make install
$ sudo ldconfig
(preso dal man: “ldconfig creates the necessary links and cache to the most recent shared libraries found in the directories specified on the command line […]”)
Nel caso si stia utilizzando l’utente ntop, seguire quanto suggerito dal terminale:
************************************************************
************************************************************
WARNING: This install created a directory for the ntop files and databases:
/usr/local/share/ntop
This directory MUST be owned by the user
which you are going to use to run ntop.
The command you must issue is something like:
chown -R ntop.ntop /usr/local/share/ntop
or chown -R ntop:users /usr/local/share/ntop
man chown to check the syntax for YOUR system
************************************************************
************************************************************
Altrimenti:
$ chown -R nobody:nogroup /usr/local/var/ntop
Lanciare Ntop
$ sudo ntop
Viene chiesto:
Please enter the password for the admin user:
[Inserire una pwd per l’admin di ntop. Sarà quello usato nell’interfaccia Web]
Nota: ciò si faceva in precedenza con:
#ntop -A
A questo punto, dal browser, accedere all’indirizzo del server ntop:
http://x.y.z.k:3000
6 Gen 2013 |
Durante l’installazione di un tema di WordPress, mi veniva chiesto di effettuare l’upload dei file:

Provando sia in FTP che in FTPS, appariva l’errore:
Username/Password incorrect for [nome-utente]

Per risolvere il problema ho verificato di avere il programma vsftpd (se non c’era, bastava installarlo con “sudo apt-get install vsftpd”) e ho fatto una copia di backup del file di configurazione “/etc/vsftpd.conf”:
$ cd /etc/
$ sudo cp vsftpd.conf vsftpd.conf.bak
Poi ho editato il file:
$ sudo vim vsftpd.conf
Ho tolto i # (commenti) alle righe:
#local_enable=YES
#write_enable=YES
e ho riavviato il servizio:
$ sudo service vsftpd restart
Infine ho riprovato ad effettuare l’upload e non ha dato errori [1].
Una volta terminato l’upload ho preferito ripristinare il file vsftp.conf per evitare eventuali problemi di sicurezza.
Nota
[1] Questa soluzione ha funzionato perché l’utente usato per l’accesso FTP è uguale a quello nella cui home c’è l’installazione di wordpress. Con altre installazioni occorrerà scegliere l’utente corretto (che avrà i permessi di scrittura sulle directory di WordPress).
6 Gen 2013 |
Mentre stavo installando un tema di WordPress:

dopo aver premuto su “Install Now”, è apparso l’errore:
Unable to create directory wp-content/uploads/2013/01. Is its parent directory writable by the server?

Per risolvere il problema ho aperto una shell del server [1] su cui stavo facendo i test, mi sono posizionato nella directory di installazione di wordpress e ho dato i permessi corretti alla cartella wp-content:
$ cd /home/utente/public_html/wordpress-test/
$ sudo chown www-data:www-data wp-content
Poi ho rilanciato l’installazione del tema e non ha dato più errori [2].
Note
[1] Server usato: Ubuntu
[2] Attenzione: in altre distribuzioni di Linux (probabilmente quelle NON-Debian-like) può darsi che l’utente di Apache2 non sia “www-data”, ma un altro. Verificare qual è e rilanciare il relativo comando.
In rete ho visto altre soluzioni secondo me molto pericolose come dare alla cartella “wp-content” permessi rwx-rwx-rwx (chmod 777). Ovviamente lo sconsiglio.
26 Mag 2010 |
Per installare SQLite su Ubuntu, aprire semplicemente il Gestore pacchetti Synaptic (Sistema -> Amministrazione -> Gestore pacchetti) e installare “sqlite3” e “libsqlite3-dev”.
Oppure aprire una shell e dare il comando:
# sudo apt-get install sqlite3 libsqlite3-dev
Se occorre anche il modulo per php5, aggiungere dal Gestore pacchetti anche “php5-sqlite”.
Oppure da shell:
# sudo apt-get install php5-sqlite
Ricordarsi di riavviare Apache2:
# sudo /etc/init.d/apache2 restart
Per creare un database:
$ sqlite3 test.db
SQLite version 3.6.16
Enter ".help" for instructions
Enter SQL statements terminated with a ";"
sqlite> .quit
$
sudo apt-get install sqlite3 libsqlite3-dev
18 Mag 2010 |
L’ultimo dei tre appunti che scrivo sul desktop remoto è dedicato a quello da Ubuntu a Windows (mancherebbe anche quello da Windows a Windows, ma si fa semplicemente da Start -> Tutti i programmi -> Accessori -> Connessione Desktop Remoto e direi che non è il caso di aggiungere altro).
Ho appena visto che su Ubuntu basta:
- andare su Applicazioni -> Internet -> Client per terminal server
- Inserire l’IP
- selezionare il protocollo RDP o RDPv5
- cliccare su “Connetti”
Nel caso su Windows sia attivo un VNC server, penso (non ho ancora provato) si possa usare anche il Visualizzatore di desktop remoti di Ubuntu:
- Applicazioni -> Internet -> Visualizzatore di desktop remoti
- Scegliere il protocollo VPN
- Inserire l’IP
- cliccare su “Connetti”
Ricorda:
- di attivare il desktop remoto su Windows
- che qualche firewall potrebbe bloccare la connessione
18 Mag 2010 |
Seguendo la scia del precedente articolo, scrivo un altro appunto veloce su come usare un desktop remoto da Ubuntu a Ubuntu.
Accedere a Ubuntu server e installare vnc4server:
$ sudo apt-get install vnc4server
Lanciarlo con il comando:
$ vnc4server
Comparirà un risultato simile a:
New 'nome_server:1 (nome_utente)' desktop is nome_server:1
[...]
Ricordarsi il numero indicato accanto al nome del server.
Poi posso fare in due modi (il primo un po’ più complesso del secondo):
Metodo 1
Installare su Ubuntu client:
$ sudo apt-get install xvnc4viewer
oppure:
$sudo apt-get install xtightvncviewer
Poi digitare:
$ xvnc4viewer
oppure:
$ xtightvncviewer
Ora inserire nella finestrella che si apre l’indirizzo IP (o quello alfanumerico) del server seguito da “:” e dal numero di cui sopra. Ad esempio:
IP.del.mio.server:1
Ora si apre una finestra contenente una shell aperta. Da questa sarà possibile lanciare i programmi e “vederli” sul desktop remoto.
Metodo 2
Accedere a Applicazioni -> Internet -> Visualizzatore di desktop remoti
Scegliere il protocollo VPN
Inserire l’indirizzo IP (o quello alfanumerico) del server seguito da “:” e dal numero di cui sopra. Ad esempio:
IP.del.mio.server:1
Cliccare su “Connetti”.
Note
- Controllare bene che i firewall non si “oppongano” a questa connessione.
- Per non perdere la shell dopo un’eventuale chiusura di TightVNC, ricordarsi di usare il comando “screen”.
- Per killare il desktop remoto, lanciare (al posto di “1”, mettere il numero relativo al proprio desktop):
$ vnc4server -kill :1