Montare ISO VMWare Server

Ho notato che su VMWare Server apparentemente non c’è modo di montare una ISO che si trova in un percorso differente da quello delle macchine virtuali. Infatti, se nella schermata iniziale (Vedi Figura 1), clicchiamo sull’icona del “CD/DVD Drive” -> Edit…

poi selezioniamo “ISO Image” -> “Browse…” (Vedi Figura 2),

ci viene data solo la possibilità di selezionare una ISO all’interno della nostra inventory.

Per risolvere il problema, basterà inserire (nello spazio “Choose the optical disk image path:”) il path della ISO preceduto da “[] ” (senza virgolette).

Ad es:

[] D:\ISO_Dir\my_CDImage.iso

The specified parameter was not correct: “. – VMware Converter

Se state effettuando la procedura di conversione di una macchina fisica in virtuale con VMware Converter e, dopo aver premuto il tasto “Finish”, vi compare in alto l’errore:

The specified parameter was not correct: ".

(mostrato nella figura seguente)

potete provare semplicemente ad aprire VMware Converter come amministratori:

  • Chiudete il programma
  • Cliccate con il tasto destro sull’icona di VMware Converter
  • Selezionate “Esegui come amministratore” (“Run as administrator”)

Convertire una macchina fisica in virtuale

Chiunque volesse convertire una macchina fisica (sia un sistema locale che remoto) in virtuale può provare a utilizzare VMware vCenter Converter, disponibile gratuitamente (occorre solo registrarsi):

VMware vCenter Converter

Sistema e software che ho usato per questo test:

  • Windows 7
  • VMware vCenter Converter 4.3
  • VMware Server 2.0.2 (potete usare anche VMware Player per aprire la macchina virtuale)

Sistema da convertire:

  • Windows XP (potete applicare questa procedura anche ad altri sistemi operativi).

N.B.: il test è stato svolto in un PC contenente 3 partizioni: Windows XP, Windows Vista e Windows 7; il programma è stato installato su Windows 7 ma si può mettere tranquillamente sullo stesso Windows XP da convertire, quindi seguite tranquillamente i passi che descriverò di seguito. E’ indispensabile utilizzare una cartella di destinazione che non risieda sulla stessa partizione del sistema che volete convertire, quindi usare un’altra partizione, un disco esterno, un disco remoto,…

Passi svolti:

  1. Operazione preliminare: se si dovrà convertire una macchina fisica Windows XP, inserire il CD di Windows XP. Aprire (con 7-Zip, WinZip o WinRar) il file “G:\SUPPORT\TOOLS\DEPLOY.CAB” (al posto di G:, mettere la lettera relativa al cd-rom). Estrarre il contenuto di quel file nella cartella “C:\ProgramData\VMware\VMware vCenter Converter Standalone\sysprep\xp”. Questo path è valido su Windows 7; se state installando da Windows XP, il percorso sarà: C:\Documents and Settings\All Users\Dati applicazioni\VMware\VMware vCenter Converter Standalone\sysprep\xp”).
  2. Installare VMware Converter. L’installazione è molto semplice… quando chiesto, scegliere “Local installation” se si vuole convertire un sistema locale, altrimenti selezionare “Client-Server installation (advanced)”. I passi che seguono, descriveranno il primo caso.
  3. Aprire VMware Converter (o premere direttamente “launch” al termine dell’installazione). !! Attenzione !! Se state utilizzando Windows 7 (o Windows Vista), dovete eseguire VMware Converter con i diritti di amministrazione (quindi: tasto destro sull’icona di VMware Converter e click su “Esegui come amministratore”). Se state usando Windows XP, se non erro, occorre essere amministratori.
  4. Premere il tasto “Convert Machine” in alto a sinistra.
  5. In “Select source type”, selezionare “Powered-on machine”, specificare “This local machine” e premere “Next >”.
  6. In “Select destination type”, selezionare “VMware Workstation or other VMware virtual machine”; in “Select VMware product” selezionare “VMware Server 2.x” (selezionare “VMware Player” se volete utilizzarlo al posto della versione server). Dare poi un nome alla macchina virtuale che andrete a creare e selezionate una cartella di destinazione. Premere “Next >”.
  7. Ora si aprirà la finestra delle opzioni.
  8. Cliccare su “Data to copy” per andare a selezionare la/le partizione/i da convertire. Il warning che viene visualizzato (che avverte che la destinazione non ha abbastanza spazio per contenere la macchina virtuale) scomparirà non appena si andranno a togliere le partizioni che non servono. Togliere tutte le partizioni/dischi che non si vogliono copiare.
    N.B.:
    purtroppo, nel mio caso, essendo un sistema multi-boot, il programma mi costringe a mantenere anche la partizione di boot, ovvero Windows 7 (C:). Per questo motivo, per ridurre al massimo lo spazio occupato da quest’ultima, invece di “Maintain size” ho selezionato “Min size”. Se voi avete solo la partizione di Windows XP, selezionate solo quella (o solo i dischi/le partizioni che vi interessa convertire).
  9. Dalla colonna “Current settings”, cliccare su “Devices” e impostare la memoria ad un valore desiderato. Io ho seguito il suggerimento che mi veniva indicato dalla freccia verde e ho impostato la RAM a 1024 MB. Se avete a disposizione poca RAM, impostate questo valore al minimo (indicato dalla freccia gialla) o sui 512 MB. Da questa schermata è possibile anche impostare il numero di processori da dedicare alla macchina virtuale e il tipo di controller. Io ho lasciato i valori di default.
  10. Dalla colonna “Current settings”, cliccare su “Networks”. Io ho ridotto il numero di “Network adapters” da 6 a 1. Se ve ne servono di più o se non sapete cosa fare, lasciate il valore preimpostato; al massimo si possono sempre togliere dopo se non li usate.
  11. A questo punto, dalla colonna “Current settings”, cliccare su “Services”. Potete mettere mano ai servizi che volete avviare o fermare o lasciare in manuale… In questa guida di base, non aggiungo dettagli a riguardo. Se siete utenti non esperti, lasciate tutto com’è.
  12. Passare ad “Advanced options”. Io ho voluto aggiungere l’opzione riguardante l’installazione dei VMware Tools sulla macchina virtuale che verrà creata, ma potete anche lasciare stare e lasciare tutto com’è.
  13. Anche nel menu “Throttling” lasciare tutto com’è.
  14. Premere “Next >” e vedrete un riassunto.
  15. Premere “Finish” per avviare la conversione.
  16. La conversione di circa 73 GB di macchina fisica, è durata 44 minuti (sto usando un Core 2 Duo 2.4 GHz e dischi SataII 10000 rpm). Alla fine del processo, potrete ora aprire la macchina virtuale con VMware Server (o VMware Player).

!! ATTENZIONE !! FATE UNA COPIA DI BACKUP DELLA MACCHINA FISICA ED ASSICURATEVI CHE TUTTO FUNZIONI NELLA NUOVA MACCHINA VIRTUALE PRIMA DI EFFETTUARE CANCELLAZIONI!! NON MI ASSUMO NESSUNA RESPONSABILITA’ IN CASO  DI PERDITE DI DATI/SISTEMI O ALTRI TIPI DI DANNI.

Note post-installazione

  • Appena avviata la macchina virtuale Windows XP, poiché rileva un cambiamento corposo di hardware, vi comparirà il messaggio per l’attivazione della copia di Windows. Attivatela entro 3 giorni.
  • Il primo avvio di Windows XP (e anche di Windows 7) sarà un po’ lungo perché il sistema effettua la rilevazione e l’installazione del nuovo hardware (virtuale). Sarà richiesto un riavvio.
  • Se il sistema su cui state eseguendo la macchina virtuale ha lo stesso nome e IP della macchina virtuale, dovrete cambiarli (altrimenti rileverà un nome duplicato nella rete e anche un IP duplicato).

N.B.: Come già accennato sopra, io ho fatto le mie prove in un sistema multi-boot su cui sono installati Windows XP, Vista e 7. Il boot era gestito dal programma EasyBCD installato su Windows 7 e il mio obiettivo era quello di convertire solo la partizione Windows XP.

Problema riscontrato: ho provato a installare il programma VMware Converter sui tre i sistemi operativi (uno alla volta) e in tutti i casi ho notato che nelle opzioni di conversione mi obbligava a mantenere, oltre alla partizione Windows XP selezionata da me, anche la partizione preposta alla gestione del boot: Windows 7. Il risultato è stato un nuovo sistema virtuale contenente tutti e due i sistemi operativi e il conseguente utilizzo di molto più spazio.

Per togliere la partizione di Windows 7 che non mi serviva, ho semplicemente cancellato la partizione (da Gestione disco: Start -> Esegui: compmgmt.msc), ho espanso la partizione di Windows XP in modo che occupasse tutto lo spazio libero e ho ripristinato il bootloader di Windows XP. Però questa soluzione non comporta l’utilizzo di meno spazio sul disco fisso (beh, si, potrei diminuire lo spazio occupato dalla macchina virtuale), quindi sto cercando altre soluzioni… Chinque avesse qualche novità, non esiti a scrivermi un commento.

Una possibile alternativa per la conversione di partizioni: Disk2vhd

Ho voluto provare un altro software (che fa parte della Sysinternals Suite di Microsoft), Disk2vhd, per provare a risolvere il problema sopra descritto e, quindi, per convertire la singola partizione. Ho notato che questo programma permette di selezionare solo la partizione di Windows XP e di creare un file .vhd.

Problema riscontrato: ho visto che VMware Converter non è in grado di convertire i file *.vhd in qualcosa da lui riconoscibile.

Possibili soluzioni:

  • cercare un convertitore “vhd to vmdk” (non ho ancora avuto tempo di provare qualche software)
  • usare il programma gratuito VirtualBox che è in grado di gestire i file .vhd.
  • su Windows 7 ho visto che è stata aggiunta un’interessante funzionalità che permette sia di aprire i file .vhd, sia di effettuare il boot con essi (quest’ultima non l’ho mai provata). Per aprirli, basta:
  1. Tasto destro su “Computer” -> Gestione (oppure: Logo di Windows -> Cerca: compmgmt.msc).
  2. Nella finestra che si apre (Gestione Computer), andare su “Gestione disco”. Poi tasto destro sempre su “Gestione disco” -> Collega file VHD
  3. In questa finestra scegliere il file .vhd creato con Disk2vhd premendo “Sfoglia…”
  4. Premere OK.
  5. Ora, su Gestione disco vedrete l’elenco dei dischi e anche quello nuovo. Se lo vedete Offline, occorrerà semplicemente metterlo Online: tasto destro sul nuovo disco (di colore azzurro) -> Online.N.B.: non appena ho collegato il file, mi sono comparse due finestre di avvertimento che mi suggerivano di formattare le unità I: e H:Infatti, come si può vedere dalla figura, non mi viene rilevato una sola partizione (quella di Windows XP), ma le tre originali. Le due che mi chiede di formattare non sono inizializzate. Se le formatto, mi crea due nuove unità che posso utilizzare. Se le uso, la dimensione del file .vhd crescerà. Ho provato anche a eliminarle e ad espandere poi il disco “J:” e ha funzionato senza problemi. In questo caso, il lato positivo è che la dimensione del file .vhd aumenta soltanto se viene riempito.
  6. A questo punto potrete accedere normalmente alla nuova unità “virtuale”.

N.B.: Ho trovato un programma per Windows 7 che aggiunge due voci (Attach e Detach) nel menu contestuale in modo da “montare” e “smontare” velocemente i file .vhd.

Per ulteriori informazioni vi rimando al sito ufficiale:

VHD Attach

Errore: Unable to connect to the MKS: Login (username/password) incorrect

Premesse

  • Tale errore mi si è presentato subito dopo quest’altro che potete leggere qui: cannot-access-virtual-machine-….
  • Più che una “guida”, ciò che segue vuole essere un semplice appunto che “racconta” il problema che ho avuto e dice come l’ho risolto.
  • La soluzione proposta potrebbe non essere risolutiva.

Su VMWare Server, dopo aver cliccato su Power On e dopo aver aperto la virtual machine in una nuova finestra, mi è apparso l’errore:

Unable to connect to the MKS: Login (username/password) incorrect

Un riavvio di Windows mi ha risolto il problema. Potete anche provare a riavviare i servizi inerenti VMWare (da Start -> Esegui -> services.msc oppure da Pannello di Controllo -> Strumenti di amministrazione -> Servizi).

Errore: Cannot access virtual machine console. The request timed out.

Se su VMWare Server (con Firefox 3.6), dopo aver cliccato su “Power On”, avete provato ad aprire la virtual machine in una nuova finestra e vi è comparso l’ errore (vedi immagine):

Cannot access virtual machine console. The
request timed out.
The attempt to acquire a valid session ticket for "nome_VM"
took longer than expected. If this problem
persists, contact your system administrator.

potete provare a:

  • disinstallare e reinstallare il componente aggiuntivo “VMWare Remote Console Plug-in” e riavviare Firefox. [1]
  • disattivare o disinstallare il componente aggiuntivo “Flashblock” e/o il componente aggiuntivo “NoScript” (se ce li avete) e riavviare Firefox.
  • usare un altro browser. [2]
  • disinstallare Firefox 3.6 e installare la versione 3.5.x. [3]

[1] Purtroppo, nel mio caso, la disinstallazione di tutti i componenti aggiuntivi e successivamente anche la reinstallazione di Firefox 3.6 non hanno portato a niente e l’unica cosa che ho potuto fare è stata quella di tornare alla versione 3.5.x di FF.

[2] Ho provato a usare anche Explorer 8, Opera 10, Safari 4 e Chrome 4 e nessuno di questi mi ha dato l’errore.

[3] Attenzione, il passaggio alla versione 3.5.x potrebbe essere rischiosa, perché, come si legge dal sito mozilla.com “Firefox 3.5.x will be maintained with security and stability updates until August 2010. All users are strongly encouraged to upgrade to Firefox 3.6.”

Se qualcuno riesce a trovare una soluzione al problema mantenendo la versione 3.6 di Firefox, me lo scriva cortesemente nei commenti. Grazie mille.